Privacy: la relazione del Garante sull’attività 2018

Il presidente del collegio del Garante per la protezione dei dati personali Antonello Soro, assieme agli altri membri del collegio stesso Augusta Iannini, Giovanna Bianchi Clerici, Licia Califano, ha presentato ha presentato presso la Sala della Regina alla Camera dei Deputati la Relazione sull’attività svolta nel 2018, che fa il punto sullo stato di attuazione della legislazione in materia alla luce del Regolamento Ue e indica gli scenari che si aprono per la protezione dei dati personali. L’obiettivo dell’Autorità è stato in questi anni quello di rispondere alle sfide poste dai nuovi modelli economici fondati sullo sfruttamento dei dati e, di conseguenza, alle accresciute esigenze di tutela dei diritti fondamentali delle persone, assicurandone una sempre più efficace protezione.

Il 2018 ha peraltro rappresentato per l’Autorità una tappa di grande importanza con l’entrata nella sua piena applicazione del nuovo Regolamento Ue in materia di dati personali, che ha introdotto nuovi diritti per gli individui e nuove responsabilità per chi, soggetti privati o pubblici, tratta i dati. Gli interventi più rilevanti si sono concentrati innanzitutto sulle grandi questioni legate alla tutela dei diritti fondamentali delle persone nel mondo digitale: in particolare, le implicazioni etiche della tecnologia; le grandi piattaforme; i big data; gli algoritmi a uso sociale; la pervasività delle diverse forme di controllo e la raccolta dei dati; la profilazione online, anche a fini di condizionamento dell’opinione pubblica; le fake news; la cybersecurity; l’Internet delle cose; il revenge porn.

L’anno appena trascorso è stato caratterizzato da fatti clamorosi che hanno messo a rischio la sicurezza informatica di milioni di persone in tutto il mondo. E sotto il profilo degli utilizzi illeciti dei dati personali sulle piattaforme social, va ricordato il caso Cambridge Analytica, che ha visto l’intervento dell’Autorità, volto ad accertare le responsabilità e a mettere in guardia sui rischi per la libertà delle persone da forme distorte d’influenza politica. Il Garante ha vietato a Facebook l’ulteriore trattamento dei dati degli utenti italiani, riservandosi di avviare un procedimento sanzionatorio.

E’ proseguito il lavoro svolto per assicurare la protezione on line dei minori, in particolare riguardo ai possibili rischi insiti negli smart toys. Per combattere il fenomeno del cyberbullismo il Garante ha predisposto, alla luce dei nuovi compiti assegnati dal legislatore,  misure e procedure per la rimozione dei contenuti offensivi e ha siglato un protocollo di intesa con la Polizia postale e con alcuni Co.Re.Com. con l’obiettivo di rafforzare il sistema di tutele e attivare una rete di intervento tempestiva e coordinata a protezione delle giovani vittime.

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