Procedure di gara – Questionario per i Comuni

A circa 2 anni dall’introduzione del D.Lgs. 50/2016, comunemente noto come “Codice degli Appalti”, il quadro normativo ed organizzativo che disciplina una materia di grande rilievo per la Pubblica Amministrazione italiana non è ancora in grado di garantire stabilità ed efficienza al sistema.
I Comuni italiani, e in particolar modo quelli di medie e piccole dimensioni, hanno visto ridursi progressivamente gli spazi di autonomia, ma allo stesso tempo è mancato sinora un supporto reale al superamento delle difficoltà burocratiche che spesso ne paralizzano l’azione.
Lo stesso Codice degli Appalti è rimasto inattuato in diverse sue componenti rilevanti, contribuendo ad aumentare l’incertezza di chi opera nella gestione quotidiana della spesa pubblica. A titolo di esempio, non è ancora stata normata la disciplina della qualificazione delle stazioni appaltanti prevista  dall’art. 38, rendendo di più difficile interpretazione quanto disposto dall’art. 37 in materia di “aggregazioni e centralizzazione delle committenze“.
Il prossimo 18 ottobre 2018 entrerà in vigore, ai sensi dell’art. 40, “l‘obbligo di uso dei mezzi di comunicazione elettronici nello svolgimento di procedure di aggiudicazione” per tutte le stazioni appaltanti che operano in Italia, che rischia di trasformarsi da opportunità di trasparenza ed efficienza, in un ulteriore elemento di complessità nella gestione degli appalti.
Alla luce di quanto sopra, Ancitel si è posta l’obiettivo di verificare, attraverso un questionario, l’attuale stato dell’arte dei Comuni italiani in riferimento all’applicazione della normativa degli appalti e in particolare alle soluzioni organizzative attuate nel corso degli ultimi due anni per la gestione delle gare pubbliche in modalità “tradizionale” e telematica.

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