BUL: il progetto Crescita digitale in Comune a #anci2018

Il progetto Crescita digitale in Comune ha organizzato in occasione della XXXV Assemblea Nazionale ANCI di Rimini l’evento “I Comuni e il Piano nazionale per la diffusione della banda ultra larga nel Paese” in cui illustrare le proprie attività. Sono intervenuti Alessandro Broccatelli, Presidente Leganet, Franco Minucci, Amministratore Delegato Ancitel, Mauro Savini, Area Innovazione Digitale – ANCI e  Andrea Rossi, Open Fiber. Ha introdotto gli interventi Dario Piermarini – Coordinatore per Ancitel del progetto.

Nel suo intervento introduttivo Broccatelli ha dato un quadro generale dell’iniziativa Crescita digitale in Comune, finanziata dal MISE e realizzata da Legautonomie con il supporto di Ancitel e della stessa LegaNet. L’obiettivo di fondo è quello di mettere a disposizione dei Comuni un repertorio di informazioni e soluzioni per poter far fronte al meglio alla sfida della realizzazione della BUL sui loro territori. Target principale è quello dei 7.400 comuni di cluster C e D. Uno degli assi portanti del progetto è la piattaforma wwww.crescitadigitaleincomune.it, costantemente richiamata nel corso dell’evento di Rimini. Broccatelli ha quindi ricordato gli eventi info-formativi realizzati su scala regionale (facendo presente come il contesto nazionale sia ancora disomogeneo, con alcune Regioni che hanno preso le redini delle operazioni BUL e altre che sono intervenute, per ora, meno incisivamente). Una delle leve degli eventi e, più in generale, delle iniziative progettuali è stata l’individuazione di referenti territoriali (segretari, assessori, consiglieri delegati, capi di gabinetto, responsabili di area tecnica o area innovazione tecnologica).

Broccatelli ha concluso il proprio intervento facendo presente come il momento nevralgico dell’impatto della BUL su un Comune si determini allorché viene depositata la progettazione esecutiva e vengono richieste le autorizzazioni: è qui che spesso il Comune prende consapevolezza del “problema” da gestire ed è per prevenire e gestire al meglio questo delicato passaggio che il progetto Crescita digitale in Comune cerca di intervenire.

Nella sua comunicazione l’Amministratore delegato Franco Minucci ha ricordato come Ancitel possa vantare una lunga tradizione nel campo della “frontiera tecnologica e organizzativa” che vede i Comuni protagonisti (e talora anche vittime) delle innovazioni indotte dal continuo evolversi delle reti, dalle scelte politiche dei Governi centrali e dalle conseguenti normative di settore. L’azienda, nel corso della sua lunga attività, ha “messo in rete” i Comuni italiani, consentendo la condivisione di esperienze e conoscenze ma anche connettendo i Comuni tra loro e la PA centrale.

E’ per questo motivo che il tema della Banda Ultra Larga è particolarmente nelle corde di Ancitel, che partecipa al progetto Crescita digitale in Comune mettendo a disposizione la propria esperienza sul piano: delle soluzioni informatiche di servizio (con la realizzazione della piattaforma di progetto), della formazione e supporto ai Comuni (con un servizio Esperto risponde e Atti amministrativi mirati a fornire risposte ai dubbi di interpretazione e attuazione della normativa in merito, ad es. alle autorizzazioni agli scavi per la posa della fibra, fornendo anche una serie di atti-tipo per una rapida conclusione degli iter istruttori e autorizzativi da parte dei Comuni ), della comunicazione agli Enti Locali (con la puntuale copertura delle tematiche BUL da parte della propria redazione) e dell’organizzazione eventi sul territorio (come l’occasione odierna testimonia).

Minucci ha concluso ricordando come il progetto Crescita digitale in Comune stia cercando di contribuire al superamento del gap tra cittadini di serie A e cittadini di serie B, non potendo questi ultimi avere garantita una parità di accesso ai servizi che le reti ultraveloci propiziano. Se sull’”autostrada” BUL non viaggiano servizi reali, questa è di fatto monca, ha sottolineato l’AD Ancitel, concludendo con un richiamo ai servizi stessi che Ancitel potrà contribuire a realizzare come ad esempio la telemedicina, l’IOT (internet of things), le integrazioni con lo SPID e la PA 2.0

E’ quindi intervenuto Mauro Savini, che ha portato l’essenziale polso della situazione di ANCI sul tema e esordendo con la considerazione che il piano BUL è il progetto di crescita economica e infrastrutturale del paese che più impatta sulle amministrazioni locali e che pertanto l’attenzione di tutti i soggetti coinvolti deve essere massima. Tre sono i macrotemi oggetto dell’attenzione di ANCI: l’informazione tecnica e la sensibilizzazione dell’intero apparato del Comune, la semplificazione operativa e le esigenze di supporto da parte dei Comuni.

Quanto al primo, il tema della sensibilità politica sul tema è in gran parte “smarcato”: tutti i sindaci si rendono ben conto che non può esserci sviluppo senza infrastrutturazione ma la guardia deve restare alta e le varie iniziative si devono parlare.  Il discorso sulle tecnologie, ad esempio, va affrontato e declinato congiuntamente a quello sulla salvaguardia delle aree interne del paese in termini di servizi (trasporti, presidi sanitari, servizi postali, istruzione).

Quanto al secondo: la normativa è più che sufficiente, non si avverte il bisogno di nuova produzione legislativa ma semmai di semplificazione e coordinamento: ad esempio alcune norme del codice delle comunicazioni elettroniche cozzano con il codice della strada. Il tema della cosiddetta “permessistica” e dei tempi autorizzatorii va poi inquadrato in modo corretto: non sono i Comuni ad essere colli di bottiglia. I Comuni semmai portano la croce di avere una “faccia” pubblica sul territorio che tanti altri enti titolari di autorizzazioni non hanno.

Quanto al supporto tecnico, Savini ha ricordato la produzione di varie linee guida ANCI su scavi e interventi e da ultimo la funzione cruciale del SINFI (il “catasto” delle infrastrutture), che sta avendo nuovo impulso ma sarà essenziale mantenere popolato e costantemente alimentato. Quest’ultimo onere è a carico dei Comuni ed è auspicabile una riflessione sul trasferimento di risorse dal centro alla periferia, altrimenti i Comuni saranno in grossa difficoltà.

La mattinata si è conclusa con l’intervento di Andrea Rossi di Open Fiber, che ha presentato una sintesi degli interventi sui cantieri in corso.

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